Premessa:

Oggi, la classe professionale dell’insegnante è tra quelle maggiormente a rischio della sindrome occupazionale di burn out, mobbing, stalking e altri atti persecutori. Gli effetti negativi della sindrome da stress occupazionale non coinvolgono solo la/il singola/o insegnante, ma anche alunne/i, colleghe/i, famiglie, a cui viene dedicata la propria missione professionale che, di conseguenza, potrebbe trasformarsi in un servizio inadeguato.

• Il termine burn out(= bruciati, esauriti, scoppiati) è stato coniato per indicare i fenomeni di affaticamento, logoramento e improduttività o esaurimento professionale. Il burn out è frequente nelle persone impegnate in attività a carattere sociale: l’insegnante, l’operatore socio-sanitario, l’assistente sociale, il medico, lo psicologo, il militare, il sacerdote, etc.), ossia quanti svolgono professioni di “aiuto” agli altri, finalizzati ed eccessivamente impegnati a “dare”.
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  Il termine mobbing indica tutti quei comportamenti che inducono l’insegnante all’emarginazione o all’esclusione, a seguito di condotte vessatorie, aggressive, discriminatorie, delegittimanti e terrorizzanti a danno dei mobbizzati (vittime) da parte dei mobbers (persecutori). Questi ultimi sono molto spesso sostenuti dai c.d. “sighted mobbers”, di solito colleghi di lavoro del mobbizzato. Gli atti di mobbing ledono i diritti, la salute e la dignità del lavoratore. Vittime di tali situazioni spesso sono soprattutto le persone più impegnate, oneste, creative ed attive.
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  Stalking Con l’espressione stalking occupazionale si intende una forma di stalking (termine che letteralmente significa “fare la posta” e che è utilizzato per indicare quegli “atti persecutori” che, in termini psicologici, si identificano con un complesso fenomeno relazionale indicato anche come “sindrome del molestatore assillante”) in cui l’effettiva attività persecutoria si esercita nell’ambiente di lavoro. Lo stalking occupazionale può derivare da una situazione conflittuale sul posto di lavoro, iniziata lentamente e in maniera premeditata nel tempo. Il termine stalking occupazionale si verifica quando vi è una reale condotta persecutoria del datore di lavoro che compia, con dolo generico, atti di minaccia o molestia nei confronti del dipendente volti a mortificarlo ed isolarlo. È noto che il reato di atti persecutori (c.d. stalking) è previsto dall’art. 612 bis c.p., che punisce con la reclusione chiunque, con condotte reiterate, minacci o molesti taluno in modo da realizzare alternativamente uno dei seguenti eventi come cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura; oppure provocare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva; oppure costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.